Dicembre al Cortàzar con i protagonisti di “Cose Nuove” progetto di residenze artistiche

Venerdì 4, mercoledì 9 e venerdì 11 dicembre al Teatro “Julio Cortàzar” (Via Ricostruzione, 40 – 44123 – Ferrara – Pontelagoscuro, info@teatronucleo.org) gli artisti residenti del progetto “Cose nuove” si presenteranno e mostreranno gli esiti delle residenze svoltesi nello spazio ferrarese da ottobre a Dicembre, un’occasione unica per osservare il nascere di tre nuove produzioni della scena contemporanea.

Il progetto, sostenuto dalla Regione Emilia Romagna e dal MiBact, ha rilevanza nazionale, i protagonisti provengono da diverse e importanti realtà produttive italiane: Centro IAC (Centro Arti Integrate) ha sede a Matera, le Officine Duende nascono dall’unione tra attori, musicisti e danzatori di area veneziana e bolognese, Bintou Outtara ed Elisabetta Di Terlizzi sono attrici-danzatrici residenti a Milano e Roma.
Tre serate di teatro e condivisione, grazie alla partecipazione dei ristoratori convenzionati (Lo Scaccianuvole e I Tre Camini) sarà offerto un APERITIVO GRATUITO  a tutti gli intervenuti.

Venerdì 4 dicembre ore 21 “Sürplàs” di Andrea Santantonio con Nadia Casamassima.  > aperitivo ore 1930  Surplace (sul posto), è una tecnica utilizzata nelle gare ciclistiche su pista che consiste nel rimanere in perfetto equilibrio, una fase della gara in cui si consumano moltissime energie pur restando fermi. “Abbiamo scelto questa metafora per raccontare la condizione della nostra generazione, che vive progettando continuamente, ricercando una possibilità del vivere migliore”.

Solo chi vive questa condizione può comprendere appieno lo stato d’animo portato in scena, la vita interiore di tante giovani anime che ogni giorno combattono la loro battaglia contro il mondo e contro sé stessi […] Chi scrive, ultimamente, ha assistito a diversi lavori teatrali sullo stesso tema ma “Sürplàs” affronta la problematica in maniera davvero originale con una particolare attenzione al linguaggio, mettendo in un luce un aspetto, di cui altri lavori, meno poetici e più realistici, erano carenti, ovvero l’angoscia e la tensione continua in cui si trova a vivere l’essere umano precario che non è un corpo ma lo abita.
 Maria Vittoria Smaldone – www.ilteatro.it

9 Dicembre ore 21 – La fuga > aperitivo ore 1930 -regia Andrea Santantonio e Nadia Casamassima, in scena i partecipanti italiani e migranti del laboratorio residenziale “La fuga”

Da lunedì 30 novembre è in corso la residenza artistica ferrarese del Centro IAC che consiste in due laboratori sul tema della “Fuga” con il coinvolgimento di studenti del Liceo “Ariosto” e un gruppo interculturale di allievi attori in cui giovani attori italiani lavorano insieme a giovani richiedenti asilo recentemente accolti a Ferrara. Scrivono Santantonio e Casamassima: “Nello specifico la residenza che conduciamo a Ferrara  affronta il tema dal punto di vista della fuga come allontanamento necessario, la diaspora dei popoli, l’emigrazione da terre inospitali. La fuga disperata verso una condizione migliore, attraverso il mare, a pagamento, verso un sogno di benessere. Quelle fughe che spingono ad allontanarsi dai conflitti in cui si è solo vittime, in cui non si è chiesto di nascere, ma a cui impongono di partecipare. Quelle fughe a cui ci stiamo abituando ad assistere, a cui non riusciamo a trovare rimedio, ma a cui vogliamo dare una voce.”

11 dicembre doppia serata > ore 1930-20.15-2130   “Albor” di Officine Duende e alle ore 21 “C’erano due volti” di  Outtara/Di Terlizzi. > aperitivo dalle ore 19

La serata si aprirà alle 19.00 con l’aperitivo offerto dai ristoranti convenzionati, la prima replica di “Albor”, spettacolo per cinque spettatori, inizierà alle 19.30, sono previste due successive repliche alle 20.15 e alle 21.30. Per questa performance è richiesta la prenotazione all’indirizzo organizzazione@teatronucleo.org
“Albor” è uno studio performativo ispirato alle opere e alla figura di Federico Garçia Lorca. Nasce dal desiderio di fondere lo studio sul movimento e le tecniche di animazione applicate a materiali semplici come la carta e la stoffa che vengono sperimentati in diverse possibilità sceniche e sonore. Nel primo movimento è protagonista la carta che è presentata in diversi stadi di lavorazione e diventa maschera, icona, fantoccio. Le stoffe bianche, sono invece la materia del secondo movimento, delineano e trasformano lo spazio scenico e diventano di volta in volta oggetti, abiti e schermi ombratili.
Alle 21.00 il duo formato da Bintou Outtara ed Elisabetta Di Terlizzi presenterà “C’erano due volti” , primo studio per uno spettacolo di teatro danza rivolto ad un pubblico di adolescenti e adulti; una riflessione sulla trasformazione del corpo, su come e quanto siamo disposti a modificare i nostri corpi attraverso le più svariate invenzioni per ricordare le tradizioni culturali del mondo in cui viviamo, per raccontare le mode e le tendenze del passato, del presente e del futuro.

Ingresso unico 5,00 euro, ragazzi fino a 19 anni gratuito, per gruppi di studenti accompagnati da insegnanti è previsto l’ingresso gratuito anche per gli accompagnatori. Agli spettatori che per recarsi a teatro utilizzeranno un servizio di car sharing, sarà offerto uno sconto di 2 euro sul biglietto d’ingresso.
Info: Natasha 3489655709 (lun.-ven h11-13)

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prenotazioni: Martina organizzazione@teatronucleo.org, 327.3379372 (lun.-ven h11-13)
Le residenze artistiche continuano fino a marzo 2016 con la partecipazione di Teatronexus (Rovigo) che presenterà il 4 marzo la riedizione di “Odio il moro” liberamente tratto da “Otello” di William Shakespeare e “Precise Parole” di Lella Costa, scritto e diretto da Barbara Chinaglia, allieva del Teatro Nucleo.
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