Regia di Cora Herrendorf
costumi Chiara Zini
Luci Franco Campioni
Aquiloni Maurizio Cenci / Vulandra
con Natasha Czertok, Annamaria D’Adamo, Marco Luciano,Veronica Ragusa, Francesca Tisano e Riccardo Sergio
Una produzione Teatro Nucleo
col sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Regione Emilia Romagna

Un inno all’amore, alla leggerezza, alla gioia – ispirato al Cantico dei Cantici, il più grande testo d’amore mai scritto. Di qualsiasi specie di amore si tratti, sia quello di Jahvè e del suo popolo, come vuole la tradizione ebraica, sia quello dell’anima e del suo Dio, come vogliono san Giovanni della Croce e altri mistici, sia quello carnale di uomo e donna, come impone di pensare una lettura immediata del testo, mai parole più belle e inesauribili sono state trovate per cantarlo, parole che sembrano ogni volta miracolosamente adatte a ciascuna delle tante interpretazioni che sono state date del Cantico. Riempiono lo spazio aquiloni chagalliani, tavole imbandite dal canto sublime, parole non scontate, inquiete. Arcaiche. Un candelabro illumina il buio dell’anima. Gli amanti giacciono insieme.

 

 

Gli attori danzano coreografie poetiche, danze feroci e delicate. Con pane e vino arrivano da lontano per raccontare il cantico infinito , e se ne vanno lasciando al pubblico il sogno di una cosa, il volo degli amanti, la speranza dell’abbraccio. Un nuovo spettacolo per spazi aperti e non convenzionali in cui si intrecciano teatro, danza, musica…

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