In occasione della riapertura dei teatri e del ritorno delle attività in presenza, Teatro Nucleo sarà in Abruzzo, nella provincia di Pescara, ospite di UR – Fest Il Teatro della Città, a cura di Claudio Di Scanno/ Drammateatro.

Dal 7 al 9 maggio la regista, attrice e performer Natasha Czertok sarà di casa al Teatro Comunale di Popoli, con un doppio appuntamento: il 7 e l’8 maggio saranno dedicati a Stereotipi e Corpi, laboratorio di teatro fisico e danza contemporanea, e il 9 maggio debutterà, per la prima volta in presenza, la performance di teatro-danza Kashimashi.

Lo spettacolo, costruito attraverso un’indagine partecipata, indaga con sferzante ironia gli stereotipi di genere, con un occhio speciale sul femminile, da sempre tema a cuore del lavoro quarantennale di Teatro Nucleo, storica compagnia con sede a Pontelagoscuro, nel Teatro Julio Cortàzar, luogo di produzioni e residenze artistiche, dove si intrecciano progetti locali, nazionali e internazionali.

La ricerca, presentata in una prima forma di studio con il titolo Private Bestiary in diversi contesti nazionali (Festival Altre Visioni – Pisa; Totem Scene Urbane – Ferrara) e internazionali (Internationales FrauenTheater-Festival, Francoforte sul Meno), ha debuttato in un adattamento video-teatrale in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sulla pagina Facebook di Emilia Romagna Creativa – il portale della Regione Emilia-Romagna sugli eventi e i temi della vita culturale regionale –  e su Lepida TV grazie alla collaborazione dell’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna.

 

Lo spettacolo, debutterà nella versione teatrale a seguito di un laboratorio in presenza con l’artista Natasha Czertok, dopo tanti mesi di scambi e ricerca a distanza. Il laboratorio, sviluppato in due giorni, indagherà gli stereotipi che condizionano le nostre vite e i personaggi che creiamo e che interpretiamo ogni giorno, attraverso principi di teatro fisico, danza contemporanea, analisi del movimento, percezione del sé e creazione coreografica.

“Siamo esseri unici, ogni corpo, ogni anima è totalmente unica. Un’unicità plasmata dalla vita, dalla famiglia, dalla società, da successi e dai fallimenti. Siamo corpi e anime legati indissolubilmente alla nostra immagine di noi. Quando in pieno lockdown ho iniziato la ricerca per Kashimashi volevo lavorare sugli stereotipi di genere, e per ampliare il mio sguardo ho scelto una modalità ‘laboratoriale’ invitando un gruppo eterogeneo per sesso, età, provenienza etnica e sociale ad inviare i loro contributi in varie forme. Gli stereotipi, che intervengono con la loro rigidità sulla nostra immagine di noi stessi e dei gruppi ai quali apparteniamo, sono in continuo mutamento, e grazie all’incontro con altri corpi intendo aprire la mia ricerca e renderla un terreno di scambio e di riflessione.”

Così Natasha Czertok racconta il laboratorio aperto a tutti e tutte. Per iscriversi è necessario contattare via whatsapp il numero 333.1107187 entro il 4 maggio. Non sono richieste esperienze pregresse specifiche, Il laboratorio è aperto a tutti e tutte, non sono richieste esperienze pregresse specifiche, solo una buona attitudine al lavoro col corpo.

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