Una produzione Teatro Nucleo con il sostegno di Regione Emilia-Romagna e MiC

Regia e drammaturgia di Marco Luciano e Natasha Czertok

In scena Adokou Kokouvi Zambé, Giulio Belletti, Mattia Biasotti, Lisa Bonini, Francesca Caselli, Stefano Del Biondo, Giovanna Latella, Martina Mastroviti, Gaia Pellegrino, Giulia Provenzano, Giovanni Simiele

Costumi di Josephin Berger

Foto di Daniele Mantovani

 

 

A partire dallo studio del testo scientifico-poetico di Maurice Maeterlinck “L’intelligenza dei fiori” abbiamo iniziato una ricerca creativa nuova, uno spettacolo di gruppo per gli spazi aperti. Lo spettacolo vuole indagare con gli strumenti della poesia, del canto, dell’immagine, la vita ribelle e silenziosa del mondo vegetale: nell’indifferenza generale, i fiori organizzano la loro lenta ma inesorabile rivoluzione fatta di bellezza, profumo, incanto.

I fiori rappresentano una metafora perfetta di lotta e rivoluzione, di resilienza e lungimiranza, di sacrificio in nome dell’amore per la vita. Il non utilizzo di energia elettrica o di batterie, mettendo al centro il corpo dell’attore, la sua voce e la poesia che è capace di creare e l’assenza di consumo energetico degli impianti audio-luci, rendono lo spettacolo a impatto zero.

Uno spettacolo che indaga i temi dell’ecologia non soltanto dal punto di vista ambientale ma anche per quanto riguarda le relazioni, la socialità, i sentimenti e gli approcci psicologici necessari a vivere (o sopravvivere) in questo tempo ultra capitalista. Uno spettacolo capace di portare questi temi nella piazza, affinché, attorno a questi, si
generi quel processo conoscitivo e rituale che è proprio del teatro inteso come fulcro delle esperienze dalla polis.

Teatro Nucleo – La Lingua dei Fiori – scheda ita.pdf

Foto di Alessandro Grandini

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