Produzione Teatro Nucleo
Regia Cora Herrendorf
Testi Frida Falvo, Cora Herrendorf e Carla Giovannini
Con Frida Falvo

 

Un’attrice, una valigia e un cuscino. Un viaggio introspettivo lungo il cammino della vita di Maria Montessori. La sua memoria emotiva prende vita nell’interpretazione narrativa e nelle emozioni dell’attrice che rievoca la sua memoria anche attraverso il canto.
Le immagini scorrono intime ed appassionate rivelando il fervore, i drammi, i sogni e gli entusiasmi della donna che racconta se stessa e la sua incessante dedizione in veste di madre, scienziata, filosofa e pedagoga.
E’ una composizione intima in cui non si approfondisce il metodo scolastico, ma la soggettività della donna, delle idee e delle scelte di vita personali non conformi alla sua epoca. I momenti essenziali della sua esistenza fluiscono incessanti: l’infanzia, il complesso percorso scolastico in un sistema universitario e sociale a prevalenza maschile, l’innamoramento, l’inattesa maternità e l’abbandono.
La Casa dei Bambini, il suo primo libro, le pubblicazioni e le conferenze in Europa e oltreoceano; l’India, le guerre e l’esilio: instancabile e appassionata, nella tumultuosa fase nomade che l’accompagnerà sino alla fine della sua esistenza. Battendosi strenuamente per i diritti dei bambini e seguendo il filo rosso dell’Educazione Cosmica, Maria Montessori esorta a comprendere l’ordine dell’Universo e a scoprire la vita privilegiando la forza interiore. La sua dedizione nell’esplorazione dell’animo umano rivoluziona il metodo educativo ponendo al centro il bambino e le sue esigenze individuali, in quanto essere umano e costruttore del Cosmo, lasciando un’impronta indelebile in campo sociale, scientifico, culturale e filosofico.
L’indagine sulla sua vita e sul suo incredibile coraggio genera un prezioso percorso sinergico di costruzione drammaturgica tra l’attrice e la regista; nel sentito rispetto delle loro individualità e l’armonia dei loro pensieri, risvegliano il profondo legame affettivo, morale e sociale che le accomuna da venticinque anni, avvalorando e confermando la capacità dell’arte di trasformare ed evolvere le relazioni.
Nell’odierna confusione morale e considerato l’affanno e la sofferenza del sistema educativo, si ritiene di straordinaria importanza mettere in luce l’urgente riforma della funzione degli educatori, della famiglia e l’imprescindibilità del ruolo dei genitori nella crescita e nello sviluppo dei bambini. Il carattere biografico della narrazione, rappresenta un prezioso spunto di riflessione per ogni tipo di pubblico.
Lo spettacolo è dedicato agli adolescenti, agli educatori e alle famiglie.

 

Scheda dello spettacolo: scheda Memorie di Maria Montessori

 

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