“Michelangelo Antonioni, la rivoluzione dello sguardo parte da Ferrara”
progetto a cura del Comune di Ferrara – Assessorato alla Cultura in collaborazione con Teatro
Nucleo, Fondazione Ferrara Arte, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, con il sostegno
della Consulta degli Emiliano Romagnoli in Argentina e della Regione Emilia Romagna
Partner di progetto
Associazione AERCOR (Ass. Emiliano Romagnoli di Cordoba – Argentina)
Associazione NETTUNO (Ass. Emiliano Romagnoli di Oberà-Misiones– Argentina)
U.R.E.R.B.A. (UNIONE REGIONALE EMILIA ROMAGNA DI BUENOS AIRES ) Argentina
Associazione Nuove Generazioni – TERRA (Ass. Emiliano Romagnoli di Mar del Plata–
Argentina)
Associazione Discendenti dell’Emilia Romagna di Pergamino -Argentina
Comunidad de Pensamiento Complejo de Buenos Aires
Facultad de Humanidades, Ciencias Sociales y de la Salud (Universidad Nacional de
Santiago del Estero)
La Runfla Teatro Callejero (Buenos Aires)
Esiste un filo rosso che collega Michelangelo Antonioni , Ferrara e l’Argentina : fu il racconto dello scrittore argentino Julio Cortàzar ,“Le bave del diavolo”, ad ispirare la sceneggiatura di Blow Up, uno dei più noti film del cineasta nato a Ferrara . Ed è proprio dalla sala teatrale Julio Cortàzar a Pontelagoscuro (Ferrara) , sede del Teatro Nucleo – fondato dagli argentini Horacio Czertok e Cora Herrendorf, recentemente scomparsa – che verrà lanciato il progetto dedicato a questo Maestro del cinema tramite il webinar “Alidilà del visibile” pensato per approfondire i temi affrontati dal regista nei suoi film , in preparazione del laboratorio performativo a cura di Teatro Nucleo a Buenos Aires nel mese di settembre.
Il webinar , che verrà diffuso tramite streaming il giorno 10 giugno 2023 alle 15:30 ora italiana – 10:30 ora argentina ,con traduzione in spagnolo, è a cura del professore di Storia del Cinema dell’Università di Ferrara e presso il Dams di Bologna Alberto Boschi e del professore di Antropologia Visuale dell’Università di Ferrara Giuseppe Scandurra , in
grado di illustrare la visione di Antonioni e la sua capacità di intrecciare e amalgamare i linguaggi , gettando le basi del cinema d’autore dei giorni nostri e anche di molti esperimenti del teatro e della danza contemporanei .
Antonioni non è certamente un cineasta che ha bisogno di presentazioni , ma sappiamo quanto sia importante il lavoro sulla memoria , in campo storico quanto in campo artistico (e Antonioni ha certamente dedicato la sua carriera a fare di questo mezzo un’arte) soprattutto per chi vive lontano dalle proprie radici ; abbiamo così immaginato un progetto in grado di approfondire temi, immagini – in definitiva, lo sguardo – di questo indiscusso
Maestro del cinema , un uomo che ha reinventato la settima arte servendosi di tutte le altre , prima di tutte la pittura, per poi servirsi di essa in maniera audace e geniale : il suo scopo è stato sempre indagare l’animo umano in tutte le sue sfaccettature , ma anche lanciare messaggi di feroce critica sociale , lasciando nell’occhio dello spettatore immagini indelebili , atmosfere impossibili da dimenticare , che hanno lasciato il segno in generazioni di autori , registi cinematografici e teatrali . In questo quadro si inserisce tra l’altro l’inaugurazione nel 2024 dello Spazio Antonioni presso il Padiglione di arte contemporanea realizzato da un team composto dallo studio Alvisi-Kirimoto, dalla società Ates e dall’architetto comunale Rossella Bizzi.
Nel mese di settembre si svolgerà a Buenos Aires in collaborazione con la compagnia teatrale “La runfla” il laboratorio performativo incentrato su immagini e tematiche proposte dal regista , che verrà curato da registi e attori provenienti da Ferrara , in grado di mettere in relazione le azioni teatrali nate nell’ambito del laboratorio con il paesaggio circostante, incarnando la peculiarità del cinema di Antonioni , il quale riflette nel paesaggio le
emozioni e il vissuto dei personaggi . Si prevede la realizzazione di performance site specific a Buenos Aires in spazi urbani e la realizzazione di un video documentario che sarà caricato sul sito della migrazione emilianoromagnola nel mondo “Migrer”.
Parallelamente si svolgerà il seminario partecipativo “Lo sguardo di Antonioni tra arte, introspezione e paesaggio urbano ” in collaborazione con Comunidad de Pensamiento Complejo de Buenos Aires e Facultad de Humanidades, Ciencias Sociales y de la Salud (Universidad Nacional de Santiago del Estero).
Scopo del seminario è incentivare il dialogo intorno alle tematiche affrontate dal regista , che ha avuto il coraggio di distruggere modelli , credere nel cambiamento e mettere al centro temi come il disagio esistenziale, l’alienazione, la frammentarietà del proprio io e l’incapacità di comunicare che ancora oggi e per sempre saranno al centro della
discussione filmica perché riguardano tutti, non hanno intrinsecamente confini e limiti, perché sarà impossibile smettere di guardare dentro l’essere umano e non trovare qualcosa da raccontare.
Ultima tappa del progetto sarà la proiezione del video documentario negli spazi del Padiglione di Arte Contemporanea di Ferrara nell’ambito dell’inaugurazione del museo dedicato ad Antonioni nel 2024.