TOTEM SCENE URBANE
Festival diffuso di Arti Performative I

 

ll Totem – e il teatro, per come lo intendiamo – è un simbolo della e per la comunità, un elemento in cui convergono segni, desideri, conflitti , ma anche l’oggetto della festa, della danza, del rito.

Totem Scene Urbane nasce nel 2012 dall’idea di condividere con la comunità e il territorio il pensiero che caratterizza il lavoro artistico di Teatro Nucleo da oltre quarant’anni.

Dopo 10 anni abbiamo deciso di cambiare rotta, diffondere questo pensiero su tutto il territorio cittadino in un’ottica di maggior apertura e di invito a scoprire o riscoprire porzioni di territorio raramente attraversate da eventi culturali. Da sempre l’idea di Totem è quella di condividere il nostro lavoro con non-spettatori resi spettatori, con le persone che abitano qui oggi e che ci abitavano ieri, rendendoli partecipi della nostra progettualità, dove si incrociano un intenso lavoro produttivo, residenze artistiche multidisciplinari, progetti europei, laboratori.

 

PROGRAMMA IN AGGIORNAMENTO

 

  • 25 Febbraio – giornata Internazionale Vittime dell’Inquinamento Ambientale) @Teatro Cortazar


Made in Ilva – Compagnia Instabili Vaganti (Bologna)

Regia Anna Dora Dorno, in scena Nicola Pianzola
Pluripremiato spettacolo di impegno civile sull’ILVA di Taranto

 

  • 7-8 Marzo ore 10 Matinèe @Teatro Cortazar

Azur e Asmar Teatro Non Violento Theandric (Cagliari)

Regia Virginia Siriu
in scena Dreh Busu e Antonio Luciano

 

I protagonisti sono due amici nemici: Azur, biondo con gli occhi blu, cristiano, e Asmar, bruno con gli occhi scuri, musulmano.
Cresciuti dalla stessa donna, madre di Asmar e nutrice di Azur, fin da piccoli si battono e si amano come due fratelli. Separati per alcuni anni a causa delle paure del padre di Azur, i due amici d’infanzia si ritroveranno come rivali alla ricerca della fata dei Jinn, protagonista della fiaba che gli veniva raccontata nell’infanzia dalla madre/nutrice. Una storia avventurosa in un Maghreb medievale, ricco di pericoli, sortilegi e meraviglie che ci porterà a capire quanto sia importante la condivisione e la collaborazione contro ogni discriminazione e ci mostrerà che che Azur e Asmar sono in fondo facce della stessa medaglia.
Azur e Azmar condurranno gli spettatori in un viaggio che li porterà alla scoperta di una verità profonda, al di là dei luoghi comuni. Uno spettacolo dinamico e accattivante, dove è forte e fondamentale l’interazione coi bambini, attraverso filastrocche, indovinelli e un coinvolgimento continuo. Come ogni produzione che Theandric realizza per i più piccoli, anche La storia di Azur e Asmar educa alla cultura della nonviolenza.
Un bambino insicuro porterà a mascherare la propria insicurezza con l’aggressività e la violenza, riportando queste caratteristiche in età adulta; al contrario, un bambino che conosce, e sopratutto riconosce, le proprie paure tenderà ad affrontarle sin da piccolo.

 

 

  • 8 Marzo ore 19 @Teatro Cortazar

Memorie di Maria Montessori – Teatro Nucleo

Regia Cora Herrendorf
Con Frida Falvo

 

Un’attrice, una valigia e un cuscino. Un viaggio introspettivo lungo il cammino della vita di Maria Montessori. La sua memoria emotiva prende vita nell’interpretazione narrativa e nelle emozioni dell’attrice che rievoca la sua memoria anche attraverso il canto.
Le immagini scorrono intime ed appassionate rivelando il fervore, i drammi, i sogni e gli entusiasmi della donna che racconta se stessa e la sua incessante dedizione in veste di madre, scienziata, filosofa e pedagoga.
E’ una composizione intima in cui non si approfondisce il metodo scolastico, ma la soggettività della donna, delle idee e delle scelte di vita personali non conformi alla sua epoca. I momenti essenziali della sua esistenza fluiscono incessanti: l’infanzia, il complesso percorso scolastico in un sistema universitario e sociale a prevalenza maschile, l’innamoramento, l’inattesa maternità e l’abbandono.
La sua dedizione nell’esplorazione dell’animo umano rivoluziona il metodo educativo ponendo al centro il bambino e le sue esigenze individuali, in quanto essere umano e costruttore del Cosmo, lasciando un’impronta indelebile in campo sociale, scientifico, culturale e filosofico.
L’indagine sulla sua vita e sul suo incredibile coraggio genera un prezioso percorso sinergico di costruzione drammaturgica tra l’attrice e la regista; nel sentito rispetto delle loro individualità e l’armonia dei loro pensieri, risvegliano il profondo legame affettivo, morale e sociale che le accomuna da venticinque anni, avvalorando e confermando la capacità dell’arte di trasformare ed evolvere le relazioni.
Lo spettacolo è dedicato agli adolescenti, agli educatori e alle famiglie.

 

 

  • 21 Marzo giornata mondiale della poesia @Spazio Grisù

Fuga in Me minore – Teatro Nucleo

scritto da Veronica Ragusa e Marco Luciano
regia Marco Luciano
con Veronica Ragusa
una produzione Teatro Nucleo

 

La coraggiosa e sgretolata storia d’amore tra Arthur Rimbaud e Paul Verlaine, è stata il pretesto narrativo per la creazione del solo.

Una storia controversa, scandalosa, sbagliata, sublime, violenta, pregna di egoismo e avidità emotiva, lastricata da versi mai scritti, luminosa come il gioco dei bambini. La storia di un amore in fuga, o della fuga da un amore.

Fame indefinita, sete appassionata, gioia smisurata, anelare disperato a qualcosa che fosse anche minimamente vicino all’idea che avevano di libertà e di poesia; due personalità contrastanti e avvinghiate in un conflitto tenero e sanguinoso, tra se stessi e con il mondo, quasi fossero due anime prigioniere nella stessa bolla di sapone in cerca di una via di uscita. E allora via da una capitale europea all’altra, via nei fumi dell’alcol e delle droghe, via nelle lacrime, via nei baci, nei boschi, al mare… Inseguirsi cantando nel tentativo atroce di “essere” poesia.

Teaser video

 

  • 15 Aprile @Teatro Cortazar

La diretta” monologo Daniele Giuliani / Sfumature in Atto

Scritto, diretto e interpretato da
Daniele Giuliani
e con Rebecca Argus
Luci Nicola Magnini
Sfumature In Atto A.p.s. in collaborazione con Compagnia dei Giuliani e
Centro Culturale Ex-Fila

 

Una scenografia scarna, un uomo e una donna sul palco. Ma come spesso succede nella vita è solo “lui” ad impossessarsi della scena, mentre la presenza femminile assiste alle sue assurde esternazioni, fantasie e ricordi, nell’attesa dell’annuncio di un messaggio.
Va in scena la frammentazione della psiche dell’individuo maschile, con un conseguente vuoto di senso che si sviluppa pienamente nel corso dello spettacolo.

Con questo spettacolo si vuole recuperare la funzione etimologica del teatro che è quella di mostrare, di far vedere, di mettere il pubblico davanti ad uno specchio per offrire allo spettatore la possibilità di interrogare se stesso, riconoscendo o disconoscendo quello che vede e ascolta. Durante lo spettacolo viene deriso il mito dell’Eroe. Il mito dell’eroe, ancora oggi prevalente nella cultura occidentale, genera una catastrofe, poiché è alienante. Siamo ancora affascinati dell’uomo che si fa da solo, che non deve
chiedere mai, che non deve aver paura, che è forte, bello, speciale, luminoso e sprezzante del pericolo.
Si gonfia così un Io a discapito dell’essere. Un Io che nella sua scalata verticale verso il potere, estrania l’uomo dalla sua natura corporea, dai suoi simili e da i suoi bisogni più intimi. Un’identificazione con dei ruoli sociali che ci estraniano. Un Io speciale luminoso e sprezzante del pericolo, che ci allontana da quello che in realtà siamo, ovvero: esseri fragili, deboli e subordinati alla natura e non il contrario come invece pensiamo.

 

  • 24 Aprile ore 18:00 @Piazza Monsignor Cavallini Pontelagoscuro

Piccola Orchestra Pasolini – Teatro Nucleo

Regia e drammaturgia Teatro Nucleo
In scena Natasha Czertok, Marco Luciano, Veronica Ragusa
Arrangiamenti musicali Stefano Galassi

 

La Piccola Orchestra Pasolini è un gruppo di attori e musicisti, uniti dalla passione per la figura e le opere di Pier Paolo Pasolini, in quanto intellettuale e artista rivoluzionario, deciso a comunicare, a confrontarsi e a diffondere le proprie idee ovunque e con chiunque. Un fenomeno trasversale, che ha toccato tanto l’ambiente accademico quanto i contadini del sud Italia negli anni ’60 e oltre, Pasolini è capace di attraversare barriere generazionali, politiche, temporali. Per commemorare i momenti salienti della vita e della carriera di Pasolini – poeta, regista, autore, drammaturgo e molto altro – abbiamo scelto di festeggiarne l’ardore, la passione, l’amore con un cabaret musicale, un concerto-spettacolo in cui si alternano momenti di sferzante forza poetica e ironiche premonizioni, stornelli dalle osterie romane, occhiali squadrati e mocassini neri, accompagnati dalle colonne sonore più o meno conosciute dei film e delle musiche firmati PPP.

I testi e le musiche sono liberamente ispirati ad alcune delle opere di Pasolini più significative in termini di coinvolgimento diretto del pubblico: Comizi d’amore, le canzoni scritte per Laura Betti e Gabriella Ferri, le poesie scritte durante tutto l’arco della sua vita.

 

 

 

 

 

 

 

  • 25 aprile @Piazza Municipale – Ferrara

Piccola Orchestra Pasolini – Teatro Nucleo

 

  • 26 aprile @Occhiobello

Piccola Orchestra Pasolini – Teatro Nucleo

 

 

  • 5 maggio ore 20:30 @Teatro Julio Cortazar

Vai tu, io resto…

spettacolo a cura del centro documentazione donna di Ferrara
regia di Fabrizia Lotta

 

Con le attrici del gruppo di lettura espressiva della Biblioteca del Centro Documentazione Donna di Ferrara. 
 
Commedia e reading teatrale in un sol tempo. 
Un gruppo di donne, un funerale, un cimitero, personaggi strani, racconti per passare il tempo. Quello stesso tempo che diventa gabbia prima, luogo in cui riflettere poi, costrette a passarlo insieme. Ecco i temi centrali di questo spettacolo divertente e poetico che, con leggerezza, malinconia e pagine di letteratura, affronta i temi della vita e della morte con diverse storie e modi differenti di guardare il mondo. 
Divertimento, poesia e finale a sorpresa non mancheranno.

 

  • 9 maggio

Diretta streaming dello spettacolo di teatro carcere

AGNUSDEI

 

Liberamente ispirato alle lettere dal carcere di Antonio Gramsci
Drammaturgia e regia di Marco Luciano
Con gli attori detenuti della Casa Circondariale “C.Satta” di Ferrara
Con la collaborazione di Horacio Czertok
Una produzione Teatro Nucleo 
In collaborazione con Coordinamento Regionale Teatro Carcere Emilia Romagna
 
In scena gli attori detenuti della Casa Circondariale di Ferrara. Lo spettacolo non intende narrare in maniera biografica la vita del politico e filosofo italiano, quanto piuttosto indagare, attraverso quadri grotteschi e sarcastici, azioni poetiche e musica dal vivo, alcuni archetipi morali e sociali, alcuni cliché, che la società continua ad alimentare quando si parla di carcere e detenzione.
 
 
 
 
 
  • 26 maggio @argine del Po – Pontelagoscuro (Partenza dal Parco Tito Salomoni in via Ricostruzione)

Memorie di fiume” – Compagnia di Arti e Mestieri

regia Bruna Braidotti
Con Bruna Braidotti e Lorenzo Milan alla fisarmonica

 

Storie di pesca, di guerra, di mugnai, confidenze di donne, leggende sulle divinità delle acque si intrecciano nella drammaturgia, e si riferiscono direttamente all’ambiente fluviale, luogo di pesca, di navigazione e di vita quotidiana. Lo spettacolo nasce da 10 anni di ricerche, sopralluoghi e raccolta di testimonianze orali sui fiumi del Nord Italia. La drammaturgia percorre la storia del territorio dalla preistoria ai giorni nostri, delineando una storia universale popolare fino al periodo contemporaneo ed alle ingiurie che il fiume ha subito nel corso del tempo. Si intrecciano anche i racconti di donne, lavandaie e barcaiole, storie piccanti e patetiche, che spiegano anche la mescolanza di razze delle nostre terre e leggende di esseri misteriosi ed affascinanti, le sirene d’acqua dolce, le anguane. Le storie intrecciate vengono raccontate da una donna d’altri tempi, una vagabonda dei fiumi, rimasta fedele ad un modo di vivere oggi anacronistico, che si ciba di pesce di erbe, spostandosi per le vie d’acqua con la sua saltafossi, la tipica imbarcazione della laguna. Accompagna tutta la narrazione interagendo con le storie la fisarmonica di Romano Todesco con motivi popolari ed anche originali composti sulle sonorità d’acqua.

 

 

 

  • 4 Giugno @Parco Tito Salomoni Pontelagoscuro

Pentesilea – Teatro dei Venti

con Antonio Santangelo, Francesca Figini
Regia e drammaturgia: Stefano Tè
Musiche dal vivo: Igino L. Caselgrandi
Scenografia e costumi: Emanuela Dall’Aglio.

 

Amore. Orrore. Fa rima. E chi ama di cuore può scambiare l’uno con l’altro. Sullo sfondo della Guerra di Troia, due figure, un uomo ed una donna, si sfidano a duello e si innamorano l’uno dell’altra. I due personaggi sono Achille, il più valoroso degli eroi greci, figura dalla virilità taurina, guerresca, forte collo, spalle e braccia scintillanti di metallo e Pentesilea, regina delle Amazzoni, colei che ama la pace ma opera lo strazio, metà furia e metà grazia.

Pentesilea è un atto unico per due trampolieri, due esseri che stanno a metà tra umano e animale, è il racconto di uno scontro tra guerrieri che arrivano a desiderare la morte dell’altro per il troppo amore. Il gioco scenico si snoda attraverso un contrappunto continuo di azioni dinamiche e suoni ritmati da due grossi tamburi medievali suonati dal vivo, a scandire il tempo ed il galoppo, degli assalti e delle fughe, abbandoni e furori che si susseguono impetuosi fino a lasciare il posto al grande silenzio finale.