Il 29 luglio alle 1630 presenteremo Chenditrì in Val di Sole nella splendida cornice della Valle di Sole , nell’ambito della “Festa Biodiversa” organizzata dalla Rete Riserve dell’Alto Noce, MUSE – Museo delle Scienze
Parco Nazionale dello Stelvio – Trentino
CHENDITRì
ovvero L’albero delle caramelle 


Chenditrì – L’albero delle caramelle
Regia: Natasha Czertok, Martina Pagliucoli
Drammaturgia: Greta Marzano
In scena: Natasha Czertok, Martina Pagliucoli
parte tecnica Alessio Bettoli
animazioni grafiche Giulia Osti
Età: atto unico per ragazzi dai 6 ai 13 anni
Lo spettacolo prende le mosse dalla volontà di raccontare ad un pubblico giovanissimo una delle facce più nascoste dell’odierno sfruttamento globale: quello delle risorse agricole. Con i metodi del vecchio colonialismo, infatti, al giorno d’oggi sterminate porzioni di terra coltivabile in Africa, America Latina e Sud-Est Asiatico vengono sottratte alle popolazioni locali per essere sfruttate dalle multinazionali dell’industria alimentare ed energetica”.

Uno spettacolo dalla tematica calda, attualissima e assai drammatica, quella del disastro ambientale, ma anche dalla forte componente antropologica.
Le massicce coltivazioni di soia, olio di palma, caffè, mais, canna da zucchero non solo riducono la biodiversità dei Paesi oggetto di questo sfruttamento, ma rappresentano un fattore di disgregazione per le comunità che li abitano, come capita in Mali, ma anche, ben più vicino a noi, in Italia, ad esempio nella Pianura Padana.

“Come può allora uno spettacolo parlare ai bambini dello sfruttamento della terra che, devastando antiche e tradizionali coltivazioni, impone prodotti favorendo le grandi industrie occidentali e giapponesi?
Certo non è semplice, poiché la tematica potrebbe risultare troppo estranea e lontana ai loro interessi.

Ma anche in questo il Teatro Nucleo ha vinto la sfida. Il linguaggio utilizzato, sia dal punto di vista attoriale che drammaturgico, è semplice, coerente ed efficace.
I bambini vivono la prepotenza di Langmann, protagonista “cattivo” che impone con l’inganno la coltivazione dell’albero di caramelle nel paese immaginario di Balalla. Un albero quasi miracoloso, così lo pubblicizza Langmann (interpretato magistralmente da Natasha Czertok) alla contadina locale Idrissa (la giovane Martina Pagliucoli), ultima contadina rimasta, apparentemente fragile ma che saprà risolvere con intelligenza la spinosa questione.
Idrissa è un personaggio che mette a fuoco, al di là di falsi buonismi e senza cadere nei clichè rappresentativi di una classe sociale, una realtà antropologica, umana e storica. Un personaggio sfaccettato e difficile da far vivere. La Pagliucoli riesce a donarle i mille colori della personalità, quasi in rappresentanza di tutti quegli “ultimi” contadini che in giro per il mondo lottano per le loro terre.”

Recensione di Manuela Rossetti per Krapp’s Las Post

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